La borsa di studio del 1964

 

Lettera di invito

Ho ritrovato questa lettera ricevuta dal Preside del Galilei nel lontano 1° settembre del 1964, che chiarisce una cosa che non riuscivo a ricordare: come sono finito a concorrere, e vincere, una borsa di studio quando frequentavo la IIF del Galilei.

Se ci fate caso, fu usato un solo foglio: da un lato il testo, poi, dopo aver piegato il foglio, sull’altro si scrisse l’indirizzo. Non solo: erano ammessi a concorrere solo i promossi a Giugno.

La prova scritta cui accenna la lettera di invito consisteva in un tema di Italiano. Quando lo seppi, pensai: capirai, e quando vinco? Ero tornato dall’Argentina solo due anni prima, nel 1962, non sapendo una parola di Italiano.

La borsa di studio era valida per un anno, di un ammontare che oggi vedremmo come una barzelletta: 120.000 Lire. Trasformate in Euro al cambio in cui si fece la conversione da Lira a Euro (1936,27 Lit per ogni euro), fanno la fantastica cifra di 61,97 €. Cioè 5 euro al mese. Più una tredicesima di 1,97 euro.

Prima però di lasciarsi andare ad una risata, bisogna ricordare che all’epoca mio padre, operaio, portava a casa circa 80.000 lire al mese. E si viveva con quelle, in quattro, perché mamma era casalinga, ed io e mio fratello si andava a scuola.

Quindi un mese e mezzo di paga? Non proprio. Inopinatamente, ci furono dei “costi” associati alla premiazione. Che si tenne al Teatro Sistina una domenica mattina. A premiarci c’era un Deputato di nome Giulio Andreotti. Che tutti pareva conoscessero bene, tranne io.

E dunque, bisognò comprare un vestito decente (che mio padre chiarì sarebbe dovuto durare fino al servizio militare) per il vincitore e per l’unico accompagnatore maggiorenne ammesso alla cerimonia.

Se ricordo bene, percorremmo a piedi mezza Roma prima che mio padre si decidesse a spendere un buon terzo della somma vinta, ma non ancora incassata. Così io ebbi un completo Facis blu marino, per l’astronomica cifra di Lit 27.000 (14 euro circa). Mio padre, per il suo, si fermò a 15/18.000, se ricordo bene.

Altri tempi.

Testo della lettera di invito a concorrere

 

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